Secondo una leggenda cristiana, alcuni devoti pastori si accorsero un giorno che le capre erano insolitamente vivaci, irrequiete ed intraprendenti.
Chiesero allora consiglio ai monaci di un monastero attiguo i quali compresero che la causa del fenomeno dovevano essere le bacche di certi arbusti cui nessuno, fino ad allora, aveva prestato attenzione.
Erano rosse drupe carnose formate da due parti accostate e contenenti ciascuna un seme.
Dopo vari esperimenti un monaco scoprì che dai semi abbrustoliti si poteva preparare una straordinaria e gradevolissima bevanda nera come la notte, che aveva il potere di scacciare il sonno.
Il caffè cominciò poi a diffondersi in Europa verso la fine del XVII secolo: da Venezia a Vienna, da Parigi a Londra.
Questa bevanda influenzò anche la pittura e la letteratura, come testimoniano in Italia Pietro Longhi e Carlo Goldoni.
Il Parini ci fa sorridere quando descrive il Giovin Signore milanese mentre "dè suoi labbri onora la nettarea bevanda ove abbronzato fuma ed odora" il caffè.
Gradazione alcolica: 27% vol.